Governance
Presidente
Prof. Michele Bugliesi - Fondazione Cà Foscari
Vice Presidenti
Prof. Luigi Capasso - Fondazione Università Gabriele d’Annunzio di Chieti
Prof. Andrea Sianesi - Fondazione Politecnico di Milano
Consiglieri
Prof. Mirko Degli Esposti - Fondazione Alma Mater
Prof.ssa Caterina Miraglia - Fondazione Università di Salerno
Prof.ssa Marina Orlandi Biagi - Fondazione “Marco Biagi”
Prof. Maurizio Talamo - Fondazione INUIT Tor Vergata
La Governance è stata nominata durante l'Assemblea Generale del 27 aprile 2020 e rimarrà in carica per il quadriennio 2020-2023.
Introduzione allo Statuto
Il nuovo Statuto della Conferenza Nazionale delle Fondazioni Universitarie, approvato il 24 marzo 2015, rappresenta il segno tangibile della crescita quantitativa e qualitativa delle Fondazioni universitarie nel nostro Paese.
Una crescita che ha, infatti, comportato la necessità di modifiche negli assetti statutari dell’ente che fin dalla sua costituzione in sede CRUI – nell’ormai lontano 2006 – aveva ricevuto la mission di rappresentare un importante punto di riferimento per le Fondazioni universitarie, per rafforzarne una identità comune a supporto del Sistema Universitario Nazionale, mettendo in rete le Fondazioni esistenti, promovendone altre e condividendone le esperienze già maturate.
La dimostrazione migliore che questa mission è stata efficacemente svolta in questi anni è data proprio dalla necessità ravvisata in sede di Assemblea Generale di cambiare il nome da Coordinamento Nazionale delle Fondazioni Universitarie a Conferenza Nazionale delle Fondazioni Universitarie.
Non si tratta, quindi, di una semplice questione nominalistica, perché il cambiamento della denominazione corrisponde alla presa d’atto della trasformazione del Coordinamento da semplice luogo di incontro delle Fondazioni Universitarie a nuovo soggetto istituzionale, capace di dialogare con gli altri soggetti istituzionali e con tutti i mondi vitali rappresentativi del sistema della conoscenza e dell’innovazione.
Oltre il nome, infatti, l’altra grande novità sancita con il nuovo Statuto è l’ammissione nella nuova Conferenza di tutte le Fondazioni nazionali che operano nel campo della ricerca e non solo quelle a diretta emanazione delle Università.
In tal senso, la Conferenza Nazionale delle Fondazioni Universitarie (CNFU), con il nuovo statuto, si trasforma in uno strumento identitario, punto di riferimento istituzionale capace di mettere in rete le Fondazioni per condividere le esperienze già maturate e di promuoverne altre sempre indirizzate ad una migliore tutela degli interessi non solo del sistema universitario ma di tutto il sistema nazionale della conoscenza.
Un sistema nazionale della conoscenza che, con i suoi strumenti istituzionali più propri – Atenei, Fondazioni universitarie e non – può e deve contribuire ai processi di sviluppo del Paese, nel quadro più generale di una crescita di tutto il continente europeo.
Una prospettiva che non può non fare riferimento al sistema di Ricerca e Sviluppo europeo che nella attuale progettualità della Commissione europea rappresenta un cardine fondamentale per la crescita dell’Europa, come evidenzia il documento, “EUROPA 2020 - Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”.
La capacità di ricerca, di conoscenza, di innovazione dipende da una serie di fattori, quali cultura d'impresa, competenze della forza lavoro, istituzioni di istruzione e formazione, servizi di sostegno all'innovazione, meccanismi di trasferimento tecnologico, infrastrutture regionali, mobilità dei ricercatori, fonti di finanziamento e di potenziale creativo.
Education, training e lifelong learning è la triade di elementi considerata di vitale importanza per lo sviluppo delle capacità di innovazione, a cui si aggiunge il ruolo fondamentale delle Università, sempre più implicate nella commercializzazione della ricerca, nella collaborazione con le imprese regionali, e nello sviluppo della mentalità imprenditoriale degli studenti.
In questo contesto europeo, dunque, accanto alle Università, anche le Fondazioni possono e devono giocare un ruolo fondamentale conformemente alla loro mission costitutiva. Una mission che deve necessariamente includere anche le Fondazioni non universitarie in una rete unica che, nelle riconosciute e necessarie differenze e specificità, non vede limiti o pericoli, bensì solo ulteriori risorse e opportunità per tutto il sistema della conoscenza.
È questo l’impegno prioritario che la CNFU, anche attraverso le innovazioni statutarie qui presentate, intende sviluppare ancor più prospetticamente rispetto ad una eredità già molto ricca lasciata dal Coordinamento. Quella che oggi, infatti, è giustamente definita Conferenza - mutuando la denominazione dalla CRUI, Conferenza dei Rettori delle Università Italiane – raccoglie l’eredità del Coordinamento per custodirla e per valorizzarla ancor più, sempre con l’obiettivo fondamentale di supportare un sempre maggior sviluppo dell’economia della conoscenza nel nostro Paese.
Un’eredità che si è consolidata sino ad oggi attraverso un serrato dialogo con il Governo, il MIUR e la CRUI, con le associazioni imprenditoriali, con il Parlamento e le forze politiche. In particolare, con il Governo, il MIUR e la CRUI, la CNFU oggi raccoglie i frutti di un lavoro efficace sviluppato dal Coordinamento per l’individuazione degli strumenti normativi più adeguati a garantire il sostegno al Sistema universitario, anche mediante un maggiore coinvolgimento del mondo economico, e per il superamento di alcune diffidenze che strumentalmente si erano create intorno al sistema delle Fondazioni Universitarie.
In questa prospettiva la CNFU intende ancor più collaborare con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con il Ministero dello Sviluppo Economico circa le tematiche più significative in tema di Economia della conoscenza, proseguendo nell’impegno che aveva costituito il Coordinamento Nazionale delle Fondazioni Universitarie quale interlocutore privilegiato del Governo Monti per la definizione del D.L n° 179/2012 trasformato in Legge n° 221 del 19/12/2012 “Misure per la nascita e lo sviluppo delle Imprese Start-Up Innovative”.
Nella stessa prospettiva, la CNFU intende sviluppare le collaborazioni con le più importanti Associazioni Imprenditoriali del Paese che hanno portato, dopo un lungo e appassionato confronto, alla realizzazione dei Protocolli d’Intesa con Confindustria il 5/03/2014 e con la Confederazione Nazionale dell’Artigianato il 27/06/2014.
Si tratta di esempi paradigmatici delle attività che la CNFU, in quanto soggetto istituzionale, intende ancor più promuovere per agevolare la collaborazione tra le imprese ed il sistema universitario, per favorire processi di innovazione, formazione, internazionalizzazione finalizzati alla competitività, nonché per stimolare la nascita di nuove imprese (anche ai sensi della Legge 17 dicembre 2012 n. 221 e relativi decreti attuativi) ad elevato contenuto innovativo.
La CNFU, in questa sua azione, può peraltro lavorare su un terreno ormai fertile grazie al lavoro che il Coordinamento ha messo in atto per superare il ritardo culturale con il quale il sistema universitario si era da sempre interfacciato con le realtà produttive e imprenditoriali. Un ritardo che, grazie alle attività delle Fondazioni universitarie e dello stesso Coordinamento, è stato ora pienamente recuperato.
Tutto questo lavoro rappresenta un lascito fruttuoso e, al tempo stesso, un testimone importante che la CNFU intende ricevere e sviluppare, coinvolgendo in un dialogo ancor più costruttivo le forze sociali, politiche e parlamentari nazionali al fine di stimolarle a prendere atto del ruolo che possono giocare le Fondazioni universitarie nello scenario nazionale ed europeo come interlocutori privilegiati anche per l’elaborazione di Disegni di Legge che abbiano come oggetto lo sviluppo di Startup, Spin-off Universitari, Incubatori d’Impresa e, più in generale, l’Economia della Conoscenza.
La crescita quantitativa e qualitativa delle Fondazioni universitarie ha, dunque, comportato inevitabilmente la necessità di modifiche negli assetti della CNFU per corrispondere al meglio alle loro accresciute e diversificate esigenze, nell’interpretazione di un ruolo che la Conferenza intende sempre più svolgere come soggetto istituzionalmente preposto a supporto delle attività delle Fondazioni quali “ponti” necessari di mediazione tra società e Università, tra sistema economico e sistema culturale, per garantire uno sviluppo sociale, economico e culturale al Paese nella sua globalità ed avviarlo, insieme a tutti gli altri Paesi dell’UE, verso gli ambiziosi obiettivi di Europa 2020.
PROF. FERDINANDO DI ORIO
Presidente della Conferenza Nazionale (2006-2016)
STATUTO
CONFERENZA NAZIONALE DELLE FONDAZIONI UNIVERSITARIE
A questo fine la Conferenza:
- accoglie dati sulle Fondazioni Universitarie;
- raccoglie dati e formula proposte sul sistema economico e della Pubblica Amministrazione per favorire lo svolgimento delle attività istituzionali delle Fondazioni ed in particolare delle attività strumentali e di supporto della didattica e della ricerca scientifica e tecnologica del sistema universitario;
- è organo di raccordo con la CRUI;
- promuove l’interazione tra il Sistema Universitario ed il mondo imprenditoriale e della Pubblica Amministrazione;
- formula valutazioni e proposte di provvedimenti, anche legislativi, diretti al migliore funzionamento del sistema universitario in rapporto con il territorio;
- favorisce il trasferimento delle “best practices” nel sistema delle Fondazioni e nel sistema universitario;
- promuove l’aggregazione del management delle Fondazioni Universitarie e le relazioni tra le singole strutture, favorendo lo scambio di esperienze;
- promuove la conoscenza delle Fondazioni Universitarie anche attraverso il sistema mediatico e dell’informazione.
La Conferenza, inoltre, mantiene rapporti con enti, associazioni ed organizzazioni nazionali ed internazionali; promuove scambi ad ogni livello; assume ogni altra iniziativa che possa giovare al potenziamento delle attività rivolte al trasferimento delle competenze delle Università al territorio.
- rappresentanza del Ministero dell’Università e della Ricerca;
- rappresentanza del Ministero dello Sviluppo economico;
- rappresentanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze;
- rappresentanza del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo;
- rappresentanza di organismi ed associazioni nazionali;
- comitati promotori delle Fondazioni Universitarie non ancora dotate di riconoscimento giuridico (successivamente all’approvazione degli organi accademici).
:: l’Assemblea Generale;
:: il Presidente;
:: il Consiglio di Presidenza;
:: i Vice-Presidenti, in numero di due.
Le cariche direttive sono conferite solo ai delegati dei membri ordinari della Conferenza, hanno durata quadriennale e non possono essere assunte per più di due mandati consecutivi. Una successiva rielezione potrà avvenire solo dopo che sia trascorso un periodo pari alla durata di un intero mandato. Le elezioni alle cariche direttive si tengono, di norma, nella prima seduta dell’anno anno solare.
REGOLAMENTO
CONFERENZA NAZIONALE DELLE FONDAZIONI UNIVERSITARIE
– Rappresentare e valorizzare il sistema della Fondazioni universitarie in ogni sede nazionale ed internazionale, svolgendo attività di coordinamento, di indirizzo, di tutela e di promozione delle Fondazioni universitarie;
– Collaborare con le istituzioni di Governo e con le altre Istituzioni competenti per promuovere l’interazione tra sistema universitario, istituzioni e mondo economico, per lo sviluppo sociale economico e culturale del Paese;
– Promuovere la realizzazione di un tavolo tecnico permanente, con la partecipazione delle principali Istituzioni pubbliche
e private e con l’obiettivo di stimolare la collaborazione sistemica e lo sviluppo organico del Sistema Paese
– Formulare valutazioni e pareri ed avanzare proposte, anche di tipo legislativo, per il migliore funzionamento delle
Fondazioni Universitarie nonché del sistema universitario in rapporto con il territorio;
– Ricercare coerenza di comportamenti e di interpretazioni in tutte le questioni di interesse comune;
– Favorire il trasferimento delle best practices nel sistema delle Fondazioni universitarie e nel sistema universitario:
– Promuovere ogni altra iniziativa utile a sviluppare la rete delle Fondazioni universitarie, sostenendo gli Atenei nelle
fasi conoscitive e di valutazione propedeutiche alla istituzione di nuove Fondazioni universitarie;
– Svolgere attività di studio ed analisi delle problematiche delle Fondazioni, anche attraverso il confronto e le
consultazioni con le strutture di Governo competenti, individuando le possibili soluzioni da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea Generale;
– Contribuire attivamente allo sviluppo di iniziative, anche a livello europeo, a sostegno del sistema universitario, nei
settori di competenza delle Fondazioni Universitarie;
– Elabora direttamente e partecipa come interlocutore privilegiato alla predisposizione di testi normativi che attengono il sistema delle Fondazioni Universitarie Italiane.
Universitarie costituite ai sensi della Legge 388/2000 e regolate dal DPR 254/2001, legalmente riconosciute ed iscritte
nel registro delle persone giuridiche presso le competenti Prefetture, le Fondazioni civilistiche costituite dalle
Università con scopi analoghi a quelli delle Fondazioni Universitarie istituite a norma della legge 388/00 e DPR 254/01
e le Fondazioni per la promozione dello studio e della ricerca scientifica che ne facciano richiesta ed abbiano versato la
quota di contributo una tantum fissata in Euro 5.000,00, nonché le eventuali quote annuali ove stabilite dall’Assemblea
Generale.
solo se in regola con il versamento della quota di adesione.
soggetti:
– Rappresentanza del Ministero dell’Università e della Ricerca
– Rappresentanza del Ministero Sviluppo economico
– Rappresentanza del Ministero Economia e Finanze
– Rappresentanza del Ministero Beni e Attività Culturali e Turismo
– Rappresentanza di organismi ed associazioni nazionali
– Comitati promotori delle Fondazioni Universitarie non ancora dotate di riconoscimento giuridico (successivamente
all’approvazione degli organi accademici)
iniziativa utile per le finalità della Conferenza.
obbligazioni eventualmente assunte fino al momento del recesso.
l’esclusione di aderenti per grave e reiterato inadempimento dell’obbligo di effettuare le contribuzioni previste nell’art.2.
Sono organi della Conferenza: Le cariche direttive di norma conferite solo ai rappresentanti dei membri ordinari della Conferenza secondo l’art. 4 dello Statuto sociale.
– l’Assemblea Generale
– il Presidente
– il Consiglio di Presidenza
– i Vice Presidenti
telematica, con almeno quindici giorni di anticipo rispetto alla data fissata. In caso di urgenza, la convocazione può essere
fatta senza l’osservanza dei termini di cui sopra.
sono assunte a maggioranza dei presenti, salvo diversa maggioranza qualificata ai sensi dello statuto.
designato per iscritto.
– Nominare il Presidente della Conferenza
– Nominare i Vice Presidenti ed i Componenti del Consiglio di Presidenza
– Fissare il contributo di adesione alla Conferenza, nonché il contributo di funzionamento di cui all’art. 11 dello Statuto sociale;
– Approvare il rendiconto annuale di gestione, il budget economico finanziario ed il bilancio di esercizio;
– Approvare le modifiche statutarie e qualsiasi atto normativo e regolamentare della Conferenza;
– Proporre al Consiglio di Presidenza specifiche iniziative nell’ambito degli scopi della Conferenza;
– Deliberare su ogni ulteriore argomento all’Assemblea sottoposto dal Presidente e/o dal Consiglio di Presidenza.
sede di Assemblea Generale. Nella prima votazione il Presidente è eletto con la maggioranza assoluta degli aventi diritto. Nella seconda votazione il Presidente è eletto con la maggioranza dei voti dei presenti (metà più uno). L’eventuale terza votazione avrà luogo con il metodo del ballottaggio a maggioranza semplice tra i due candidati che hanno riportato il maggior numero di voti. Le votazioni si tengono di norma nella stessa giornata.
– Convoca e presiede le riunioni dell’Assemblea Generale e del Consiglio di Presidenza;
– Ha la rappresentanza della Conferenza ed è responsabile dell’esecuzione delle deliberazioni assunte;
– Rappresenta eventualmente la Conferenza in giudizio ed a tal fine può nominare difensori, rilasciando ampia procura nelle forme richieste dalla Legge;
– Può nominare un segretario generale che coadiuva il Presidente in tutte le attività di organizzazione e preparazione delle riunioni della Conferenza;
– Presenta una relazione annuale sulle attività e sulla gestione della Conferenza, unitamente al bilancio di esercizio;
– Sottoscrive gli atti che comportino impegni di spesa nei limiti concordati con il Consiglio di Presidenza. Oltre tale limite e nei casi di instaurazione di rapporti di lavoro e di collaborazione, anche a tempo determinato, è richiesta l’approvazione del Consiglio di Presidenza.
delle quote sociali, degli altri contributi e di tutte le entrate straordinarie, nonché alla gestione e all’amministrazione dei conti di cassa e di banca.
Universitarie in Italia viene riconosciuto al Presidente o a chi da lui delegato il trattamento di missione.
componenti ordinari durante l’Assemblea Generale come previsto dall’art. 7 dello statuto sociale. Il Consiglio è convocato e presieduto dal Presidente.
dell’oggetto e delle finalità sociali, ad eccezione di quanto espressamente attribuito dallo statuto al Presidente ed
all’Assemblea Generale.
relazione, il budget economico finanziario ed il bilancio di esercizio predisposti dal Presidente, li propone all’Assemblea
per la relativa approvazione.
materie, sia per lo svolgimento di incarichi temporanei di interesse della Conferenza, sia per la predisposizione di
documenti da sottoporre all’esame ed all’approvazione dell’Assemblea Generale.
della Fondazione.
utilizzando il fondo comune – ovvero in seguito a donazioni o finanziamenti – da eventuali fondi di riserva derivanti da
eccedenze di bilancio.
patrimoniali, di eventuali erogazioni di contributi ricevuti da terzi.
mezzi strutturali, organizzativi ed economici richiesti per il relativo espletamento, avvalendosi della collaborazione delle
Fondazioni che esprimono la presidenza o attribuendo una collaborazione ad hoc.
competenze richieste in relazione alle specifiche argomentazioni trattate.
specifiche necessità, solo previa delibera dell’Assemblea Generale delle Fondazioni aderenti.
partecipazione diretta a riunioni, ove particolari esigenze la richiedessero.
regolati contrattualmente, sono disciplinati dalle disposizioni del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato.
tutte le forme previste dall’Ordinamento Giuridico vigente.
Per quanto non espressamente regolamentato dal presente documento, si rinvia allo statuto sociale della Conferenza.